martedì 16 ottobre 2007

Taglio ed incollo dal sito www.Neolib.com l'articolo dell'amico Marco Faraci ed una piccola discussione che spero sia interessante. Da notare: l'ordine cronologico è invertito: i primo commenti sono, in ordine di tempo, gli ultimi
Daniele, è tempo di decidere!
By Marco Faraci, on lunedì 15 ottobre 2007
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Ormai sono passati cinque mesi e mezzo dal varo di Dec!dere.net, il network di Daniele Capezzone.Il bilancio parziale che può essere tratto è solo parzialmente positivo. Se da un lato è stato infatti delineato un interessate programma politico liberale e liberista, dall'altro va riconosciuto che Dec!dere.net non ha sfondato dal punto di vista del seguito e del riscontro mediatico.Nel momento in cui Daniele Capezzone si è di fatto staccato dall'attuale maggioranza di governo, le tv e i giornali, che fino a poco prima erano stati con lui tutto sommato generosi, hanno cominciato ad ignorarlo. La manifestazione sulle pensioni del 22 settembre è stata un'importante occasione di contatto tra le diverse realtà liberali di questo paese, ma è stata al tempo stesso un insuccesso nei numeri, specie se paragonata ad iniziative di piazza di altri colori nelle stesse settimane.
E' difficile pensare che esistano nel medio periodo quegli spazi per una crescita di Dec!dere.net che possano consentire a Daniele Capezzone di disporre un domani di un potere contrattuale superiore a quello che ha in questo momento.Al contrario Daniele rischia semmai di essere penalizzato dalla scarsa chiarezza della sua collocazione.Finora il leader diDec!dere.net ha scelto una tattica tipicamente pannelliana. "Prima i contenuti, poi si vedrà per i contenitori". "Sono gli altri che devono rispondere ai problemi che pongo". "Sono gli altri che devono scegliere se stare con me, non io con loro".I Radicali di Marco Pannella per anni hanno ripetuto questo mantra, con progressivo insuccesso e progressiva irrilevanza. Così facendo hanno disperso un grande patrimonio di voti e di credibilità.Capezzone obiettivamente è meno forte di quanto lo fossero i Radicali alcuni anni fa ed a maggior ragione non può permettersi di affrontare il progressivo logorio della solitudine.Per Daniele è ormai tempo di decidere. Senza maiuscola e senza punto esclamativo. E sono due le decisioni fondamentali che è chiamato a prendere.La prima è quello dello schieramento in cui intende impegnarsi, dello schieramento che vuole cercare di migliorare. Non potrà aspettare che la montagna vada da Maometto. E' Maometto che deve decidersi ad andare alla montagna.La seconda riguarda le modalità della sua presenza nello schieramento. Capezzone deve scegliere e perseguire un progetto in buona sostanza individuale, muovendosi in un certo senso all'americana", oppure se impegnarsi in un progetto di valenza più ampia, facendo squadra con altri liberali e liberisti nell'ambito di un movimento o partito unitario.Da questo punto di vista se Daniele sceglierà il centro-destra non troverà certo terra bruciata, bensì troverà movimenti e personalità che da tempo si battono in quella parte politica a difesa del concetto liberale di libertà. Con queste realtà - ed in particolare con la più significativa tra queste, i Riformatori Liberali di Benedetto Della Vedova - Daniele dovrebbe avviare un serio confronto.Oggi la politica italiana vede rappresentate, in una miriade di partiti, tutte le tendenze politiche, d eccezione proprio di quella liberale. Questa assenza è pesante ed ha gravi conseguenza. L'auspicio è quindi che finalmente si pongano le basi per una forza politica elettoralmente rappresentativa che dia voce alle istanze liberali e liberiste.L'incontro tra Benedetto Della Vedova, Marco Taradash e Daniele Capezzone potrebbe porre le basi di una simile compagine - ma tutto passa innanzitutto dalle decisioni che Dec!dere.net dovrà prendere. Decisioni che a questo punto non possono più essere rimandate.

By: andrea amati (Registered) on 15-10-2007 16:15
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difendo i contenuti
By: andrea amati (Registered IP 62.94.234.45) on 15-10-2007 16:15
I contenuti contano caro Pacor, devono contare. Se tu avessi ragione non starei neanche a perdere tempo su questo ed altri siti simili. E tu neanche. In altri Paesi le ragioni dell'intelligenza e della moderazione hanno avuto successo. In Italia sembra che ci entusiasmino solo le faziosità inutili. Ma chi la dura la vince no? by the way, tertium non datur

» Daniele deciditi!
By: LucaF. (Guest) on 15-10-2007 12:16
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Daniele deciditi!
By: LucaF. (Guest IP 157.27.6.113) on 15-10-2007 12:16
L'articolo e i commenti qua presenti sono oggettivamente lo specchio di una realtà che ho più volte preventivato quale rischio. Daniele deve decidere, e dato che le premesse e i dialoghi con le altre forze politiche sono già in cantiere atttorno a Decidere.net se davvero non vuole ridursi a fare solo opinionismo, ma vera e concreta politica riformatrice, deve iniziare a lanciare un tavolo unitario di tutte le forze liberali, liberiste, libertarie e laiche che pur considerando il centrodestra loro ambito bipolare, non rinunciano a considerarsi portatori di principi e valori che ora come ora risultano sempre più distanti dalle ambizioni e dalle politiche portate avanti dal contenitore democristiano Fi e da quello conservatore AN. Non possiamo ridurre il liberalismo entro un PDL che cercherà aspramente di contendersi il voto cattolico con il PD. I liberali devono unificarsi in autonomia per contare veramente a livello mediatico ma soprattutto di contenuti. Sul forum di Decidere ho scritto una proposta a tappe su come dovrebbe avvenire tale progetto unitario liberale, utile per un centrodestra che altrimenti rischia pure di perdere gran parte dei consensi fin qui ottenuti, per incapacità manifesta di Prodi. Daniele non può aspettare ancora molto, anche perchè se il governo cade, l'anno prossimo si vota, quindi entro pochi mesi sarebbe auspicabile iniziare a lanciare una costituente e uno statuto aperto e coerente per trasparenza ai liberali e alla partecipazione spontanea dei sostenitori. Le iniziative di opinione servono se sono suffragate dalla politica dei fatti, Daniele mi pare che a volte tenda a considerare ancora una politica dell'attendismo e della concertazione quale valido mezzo per poter apparire e contare. Si conta non solo se si hanno idee ma anche capacità di rischiare politicamente. LucaF.
Oggi i contenuti non contano niente.
By: Gionata Pacor (Guest) on 15-10-2007 10:45
Oggi i contenuti non contano niente.
By: Gionata Pacor (Guest IP 172.158.21.68) on 15-10-2007 10:45
Caro Amati, oggi purtroppo i contenuti non contano niente. Lo dimostra il fatto che Daniele ha fatto 2 mesi di pubblicità alla sua manifestazione di Milano e sono venute 200 persone. Andando avanti così decidere è destinato a fallire miseramente. Poi tieni conto che Daniele ha sempre detto di non voler fare un partitino, e questo esclude l'opzione di un partitino fuori dalle coalizioni. Infine... per favore... non parlarmi di personalismi...

»Daniele come Davide?
By: andrea amati (Registered) on 15-10-2007 10:00
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Daniele come Davide?
By: andrea amati (Registered IP 62.94.234.45) on 15-10-2007 10:00
Bravo Faraci, tuttavia il vecchio mantra pannelliano (ormai da Pannella abbandonato) non mi pare così disdicevole. Nella confusione di partiti auto-nominati liberali che popolano gli opposti schieramenti (liberali che aderiscono al partito democratico, partiti liberal-denmocratici che non aderiscono al partito democratico, liberali che stanno con Forza Italia, partito questo che, diciamolo francamente, di liberale non ha proprio niente, Riformatori Liberali), i contenuti sono importanti. L'individualismo patologico è forse il male oscuro che affligge i liberali italiani, divisi e dispersi in mille micro-entità. L'esigenza primaria è quella di ritrovarsi, non per agitare inutili bandiere, ma per evidenziare dei contenuti. Per me è il momento giusto e non dobbiamo perdere l'occasione: infatti con gran fanfara è nato un macro-partito che brilla per la sua totale assenza di contenuti. Forse un piccolo partito ricco di contenuti potrebbe opporsi validamente, come il piccolo David al possente Golia. Sempre che il piccolo David non venga prematuramente abortito. Con stima, Andrea Amati


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